Un' economia di piantagione è un'economia basata sulla produzione di massa di prodotti agricoli, solitamente di granaglie. L'economia di piantagione si basava sull'esportazione e sui cash crops come fonte di sostentamento. Tra le principali coltivazioni da rivendita ricordiamo il cotone, la gomma, la canna da zucchero, il tabacco, i fichi, il riso, il kapok, l'agave sisalana, alcune specie del genere Indigofera, utilizzate per la produzione dell'indaco.
Più lungo era il periodo di crescita e coltivazione di un prodotto e più efficiente doveva divenire una piantagione. Le economie di scala avevano una certa rilevanza quando il mercato era distante. Le coltivazioni di una piantagione solitamente dovevano essere lavorate immediatamente dopo la raccolta. Lo zucchero di canna, il tè, l'agave e l'olio di palma erano le più comuni, mentre la palma da cocco, la gomma e il cotone si prestavano ad una lavorazione più lenta.[1]